C'è un errore molto diffuso oggi, capisco il punto di vista e lo condivido, ma non si può accettare questo ragionamento senza ampliare lo sguardo intorno a noi.
Certo dove non è più necessario, dobbiamo assoolutamente evitare di usare parti di animale, e uccidere per questo, per ottenere ciò che un tempo non aveva alternative, ma l'alimentazione è un'altra cosa. Per decidere cosa è giusto mangiare, non dobbiamo fare ricorso a credenze, miti o etica, ma alla biologia: l'alimentazione è assolutamente un fatto biologico e per rispetto a noi stessi, e quindi a tutto perchè il vero rispetto è per tutto, dobbiamo accettare il fatto che l'essere umano è onnivoro, e che necessita biologicamente sia di prodotti animali che vegetali.
Del resto, anche una pianta è una creatura viva e per questo non dovremmo uccidere neppure lei per mangiare, non ha meno diritti di un animale. Ma ci lasciamo trasportare da un fatto emotivo, più che altro.
Invece alimentarci deve essere soprattutto una scelta biologica, noi non siamo erbivori, se lo fossimo, non avremmo i canini, denti tipici dei carnivori, e riusciremmo a digerire la cellulosa. Che razza di erbivori siamo se non riusciamo a digerire la fibra base dei vegetali? Che scherzo è questo? Non solo, noi non dovremmo assolutamente mangiare cereali, perchè non digeriamo il glutine che spesso è presente. e nel tempo non ci siamo assolutamente adattati a questo, tant'è vero che l'intolleranza al glutine, con la sua punta massima espressiva nella celiachia, è cresciuta in maniera esponenziale, come a dire che il nostro organismo è ormai arrivato al capolinea di quello che un'intossicaizone in piena regola. I cereali sono cibo per uccelli, come tutte le granaglie, non è cibo per l'uomo.
Il latte di mucca e i suoi derivati sono troppo diversi dal nostro latte, infatti non digeriamo il lattosio e la caseina che contengono, perchè non sono cibo per noi neppure quelli, mentre le uova sono preziosi alimenti per l'uomo. Lo dice il nostro corpo, non una filosofia o una moda.
Del resto, non si potrebbe vivere se fossimo solo carnivori perchè sarebbe un disastro per l'ambiente, ma lo sarebbe anche se fossimo tutti assolutametne erbivori. Per questo siamo onnivori, così non rischiamo, se usiamo un po' di buon senso, di distruggere l'ambiente per vivere.
Non confondiamo il tipo di allevamento riservato agli animali destinati al nostro nutrimento, con le perversioni instaurate dai sistemi industriali: Per avere il giusto cibo certi metodi da tortura non sono assoltuamente necessari, e quelli sì, vanno eliminati a tutti i costi. Alleviamo pure gli animali per noi, ma portando loro rispetto, sia in vita che nel momento della morte, e chiediamoci, in un'alimentazione consapevole, cosa significa per l'anima dell'animale continuare il suo percorso evolutivo dentro di noi, e cosa significa per la nostra anima ritrovarsi con l'anima dell'animale, e della pianta, dentro il nostro corpo: è un'esperienza fantastica, vissuta in quest'ottica. E' come durante una gravidanza, quando l'anima del bambino vive dentro la madre, insieme alla sua.
La morte è solo un passaggio da una forma ad un'altra, non è assolutamente una fine... Quello che conta è come si vive e come si muore, ma la morte e la vita sono forme della stessa esperienza evolutiva.