Hai ragione Alessio, il gatto non è affatto asociale. e c'è anche la prova per farlo capire: il linguaggio. I gatti possiedono un linguaggio piuttosto articolato, fatto di tanti suoni diversi. E' un linguaggio troppo complesso ed elaborato per essere di un animale asociale, che in quanto tale non ne avrebbe alcun bisogno. In natura non esiste niente di inutile e superfluo, se il gatto possiede un linguaggio tanto ampio, significa che ha molte occasioni per usarlo, per cui non può essere un asociale.
Vedo bene anche i miei due gatti... sono sempre a cercarsi, a chiamarsi.. parlano molto tra di loro. Sono una bellissima coppia, tra loro è scoccato proprio l'amore e sono sempre a preoccuparsi l'uno per l'altro. Si sentono soli e si agitano se per un po' non vedono il compagno/compagna.
E con noi, quando io esco, generalmente perchè vado a lavorare con mio marito, quando torno a casa dopo alcune ore che sono stata fuori, mi vengono incontro di corsa e vogliono stare un po' con me, e altrettanto fanno ogni mattina, dopo che non ci siamo visti tutta la notte.
No... non sono affatto asociali, questa diceria, così come l'opportunismo, è stata diffusa molto tempo fa, essenzialmente per due motivi: uno è che gli uomini (i maschi, non le donne) non riescono tanto a capire il gatto, preferiscono il cane che gli ubbidisce perchè amano comandare e controllare tutto. Secondo, ma non meno importante, il gatto nella storia è sempre stato molto legato alla donna. Questo perchè il gatto è energia femminile e nella donna si riconosce, così come lei si riconosce nel gatto, e siccome nei secoli la donna è stata emarginata e disprezzata, altrettantpo è successo al gatto che ne ha seguito le sorti, finendo anche sul rogo ai tempi dell'inquinsizione. Oggi che la donna sta faticosamente riconquistando il suo posto al sole nella società, anche il gatto man mano sta crescendo in popolarità.