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Il Gatto ama la compagnia

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frozencats
view post Posted on 20/11/2012, 14:40




A differenza di ciò che ci è sempre stato insegnati sul Gatto e la sua "asocialità" e "individualismo", posso affermare il contrario! Il gatto non è un essere asociale, e nemmeno individualista.
Almeno, per quanto riguarda il Gatto di Razza NORVEGESE delle Foreste, è un gatto che odia la solitudine, si affeziona e ama immensamente il suo padrone (compagno) e non può fare a meno dei suoi compagni (gatti o cani).
Ogni qualvolta ho allontanato uno dei compagni , quello che restava da solo entrava in uno stato di panico totale, con pianti notturni e grattate alle porte!!! E poi mi dite che il gatto è "asociale"??? FALSO!
Il gatto a differenza dell'essere umano, sa convivere con i suoi simili senza ipocrisie e falsità. Ha le sue simpatie e antipatie, e le dimostra con grande chiarezza.
Quando uno dei miei gatti piange o è spaventato, subentra subito l'altro a verificare che tutto sia a posto o a dare sostegno all'amico!!!
E credere ancora che il gatto sia individuale ed egoista??? Doppiamente FALSO!!!
NON BISOGNA MAI CREDERE PER "SENTITO DIRE", MA GIUDICARE SEMPRE DI PERSONA!
 
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rita52
view post Posted on 20/11/2012, 17:49




Hai ragione Alessio, il gatto non è affatto asociale. e c'è anche la prova per farlo capire: il linguaggio. I gatti possiedono un linguaggio piuttosto articolato, fatto di tanti suoni diversi. E' un linguaggio troppo complesso ed elaborato per essere di un animale asociale, che in quanto tale non ne avrebbe alcun bisogno. In natura non esiste niente di inutile e superfluo, se il gatto possiede un linguaggio tanto ampio, significa che ha molte occasioni per usarlo, per cui non può essere un asociale.

Vedo bene anche i miei due gatti... sono sempre a cercarsi, a chiamarsi.. parlano molto tra di loro. Sono una bellissima coppia, tra loro è scoccato proprio l'amore e sono sempre a preoccuparsi l'uno per l'altro. Si sentono soli e si agitano se per un po' non vedono il compagno/compagna.
E con noi, quando io esco, generalmente perchè vado a lavorare con mio marito, quando torno a casa dopo alcune ore che sono stata fuori, mi vengono incontro di corsa e vogliono stare un po' con me, e altrettanto fanno ogni mattina, dopo che non ci siamo visti tutta la notte.

No... non sono affatto asociali, questa diceria, così come l'opportunismo, è stata diffusa molto tempo fa, essenzialmente per due motivi: uno è che gli uomini (i maschi, non le donne) non riescono tanto a capire il gatto, preferiscono il cane che gli ubbidisce perchè amano comandare e controllare tutto. Secondo, ma non meno importante, il gatto nella storia è sempre stato molto legato alla donna. Questo perchè il gatto è energia femminile e nella donna si riconosce, così come lei si riconosce nel gatto, e siccome nei secoli la donna è stata emarginata e disprezzata, altrettantpo è successo al gatto che ne ha seguito le sorti, finendo anche sul rogo ai tempi dell'inquinsizione. Oggi che la donna sta faticosamente riconquistando il suo posto al sole nella società, anche il gatto man mano sta crescendo in popolarità. :P
 
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frozencats
view post Posted on 22/11/2012, 14:50




Ciao Rita. Mi fa piacere che tu condivida il mio pensiero, che poi risulta essere una vera constatazione.
Sempre più persone la pensano come Noi, i tempi stanno cambiando, l'emarginazione e la discriminazione si stanno affievolendo piano piano... forse è questo il vero cambiamento!!
 
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rita52
view post Posted on 22/11/2012, 19:58




CITAZIONE (frozencats @ 22/11/2012, 14:50) 
Ciao Rita. Mi fa piacere che tu condivida il mio pensiero, che poi risulta essere una vera constatazione.
Sempre più persone la pensano come Noi, i tempi stanno cambiando, l'emarginazione e la discriminazione si stanno affievolendo piano piano... forse è questo il vero cambiamento!!

Questo ne è sicuramente parte integrante. La prima cosa che deve cambiare, per seguire il cambiamento radicale in corso, è proprio il riequilibrio di maschile e femminile. A questo scopo, negli ultimi anni, è esplosa l'energia del divino femminile che finalmente è uscita di nuovo fuori. Così' adesso ci ritroviamo questa potente energia rimasta nascosta per secoli, millenni, che ora chiede di essere nuovamente integrata. La difficoltà ad accettare questo cambiamento, si manifesta proprio, nel migliore dei casi tramite le allergie al gatto, sempre più numerose, e nel peggiore con l'uccisione della propria compagna da parte di uomini che letterlamente impazziscono di fronte alla forza del divino femminile che non riescono ad accettare. :(

Ma se non si fa questa integrazione, non si ascende....
 
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0410laura
view post Posted on 4/12/2012, 12:02




Ciao a Tutti,
aggiungerei infatti che è credenza comune che il gatto venga considerato un animale legato ai luoghi ma non alle persone, sarà anche vero, ma aggiungerei solo in parte. Il Norvegese è un gatto molto affezionato alle persone, fa parte integrante della famiglia

Porto a testimonianza il rientro di Scream in casa nostra. Affidata all'età di 3 mesi e rientrata a casa all'età di un anno. Ebbene, nel periodo da 0 a 3 mesi in casa nostra veniva chiamata col suo nome Scream, la nuova famiglia (dai 3 ai 12 mesi) l'ha sempre chiamata Micia (un po' per i figli piccoli un po' per scelte loro..). Tornata a casa, anch'io ero un po' impaurita per l'inserimento di Scream nella sua vecchia famiglia, con genitori, i nuovi fratellini, insomma re inserire un gatto adulto in un contesto familiare con presenza di altri animali e alcuni con carattere dominane, gli stress subiti nella famiglia adottante, etcc... come si sarebbe comportata? avrebbe risposto al nome Scream???
Ebbene, dal momento in cui è entrata di sua spontane volontà nel trasportino per tornare con noi a quando siamo arrivati a casa e poi nei giorni aseguire fino ad oggi è come se non se ne fosse mai andata.. tu la chiami Scream e LEI ti risponde non risponde se chiami un altro gatto.
Lei sa di essere e di essere sempre stata SCREAM!!!!

Lei ti fuseggia, ti lecca, ti da i bacini e i morsichini e si fa fare le coccole al solo richiamo !!!
una piccola testimonianza per dei grandi gatti!!
 
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rita52
view post Posted on 4/12/2012, 17:04




E' verissimo Laura, io ho avuto delle esperienze incredibili con l'ultimo gatto, prima di aprire l'allevamento. Lui ci ha seguiti attraverso due traslochi dei quali, il secondo, con annesso trasferimento da una regione ad un'altra. Anche se è stato scioccante per lui, rimanere con noi era assolutamente la sua priorità, qualunque fosse il prezzo d pagare. E così si è adeguato man mano ai nuovi ambienti che gli abbiamo proposto.


E poi lo vedo anche con i miei gatti di adesso. Quando li porto con me in expo e dobbiamo partire per poi alloggiare in albergo, loro non si agitano più di tanto. Affrontano i cambiamenti di ambiente e di abitudine piuttosto bene, direi. Quello che conta è che ci siamo noi della famiglia, se è così, allora va tutto bene, ovunque si vada e qualunque cosa si faccia. Ci vedono, e si rilassano, facendo le fusa, dopodiché si mettono a perlustrare con curiosità la stanza d'albergo, giocano con le nuove opportunità da questa offerte e la notte dormono tranquilli, contenti di essere nel letto con noi. :P
 
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5 replies since 20/11/2012, 14:40   148 views
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