"Perchè ho scelto di curare i miei pazienti con l'omeopatia?
Ad un certo punto, dopo alcuni anni di lavoro basato sulle mie conoscenze di clinica e farmacologia acquisite all'università, mi sono reso conto ceh sì, la terapia farmacologica faceva scomparire i sintomi, ma a che prezzo?
I farmaci che prescrivevo avevano molti effetti negativi, se non a breve, a lungo termine.
Basti pensare a tutte le prescrizioni di cortisonici che quotidianamente ognuno di noi fa perché rappresentano l'unica soluzione della medicina accademica per svariate patologie, senza peraltro avere un effetto curativo ma solo palliativo.
Infatti si usano per i disordini di tipo immunitario: malattie autoimmuni, granulomi eosinofilici, dermatiti allergiche, per tutti gli stati infiammatori ecc.
Io mi sentivo impotente di fronte a patologie che erano a volte gravi, ma più spesso non erano così serie da richiedere l'uso indiscriminato di questi farmaci.
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Alcuni problemi comportamentali, come per esempio il distruggere tutto, l'urinare o il defecare in casa quando il proprietario è assente (ansia da separazione), possono essere curati in molti casi con la terapia omeopatica. anche i granulomi da leccamento nei cani, o le dermatopatie feline su base immunitaria come l'alopecia simmetrica felina o il complesso del granuloma eosinofilico sono disturbi che possono trovare nell'omeopatia una valida risposta terapeutica.
Vantaggi dell'Omeopatia
L'Omeopatia mi ha insegnato, come prima regola, ad "osservare" minuziosamente il paziente che ho di fronte, ad ascoltarlo, ad annusarlo e soprattutto a toccarlo per senitre la sua temperatura corporea o vedere la sua reazione al tocco. chi sto per visitare non è un diabete o un'insufficienza renale, è un individuo unico che manifesta la "sua" malattia con sintomi e modalità proprie.
Oltre a lui, osservo l'ambiente che lo circonda, altri animali eventualmente presenti, il cibo e l'acqua di cui si nutre e così via.
Un altro vantaggio dell'omeopatia, e della medicina olistica in generale, è che mi ha permesso di "aprire" la mente e osservare tutto ciò che faccio o ho sempre fatto, con un certo senso critico, non fermandomi solamente alle apparenze. Non esagero se dico che ho acquisito una vera e propria filosofia omeopatica che mi ha cambiato la vita come persona oltre che come medico.
Per esempio, tutti noi veterinari vacciniamo i nostri pazienti, e lo facciamo in buona fede, perchè la nostra preparazione universitaria ci ha indotto a pensare che così è giusto.
Chiunque si interessi di omeopatia sa che qualsiasi intervento vaccinale, seppur necessario, non è privo di rischi e, solo per il fatto che non dà effetti negativi immediati, si pensa che sia innocuo.
Entrando sempre più nella filosofia omeopatica, si darà molto peso agli interventi vaccinali, come pure ai traumi psichici o alle lunghe e ripetute terapie antibiotiche, perché tutti questi fattori possono predisporre gli animali ad una serie di patologie che vanno dalle semplici dermatiti ai tumori. La cura omeopatica, scelta secondo l'esatta metodologia, può servire anche ad annullare gli effetti negativi di tutti questi interventi.
Bisogna smettere di pensare che l'omeopatia sia utile solo per curare il raffreddore o la tosse, o peggio, che al massimo non faccia nulla.
Le sue potenzialità sono così tante che viene spesso usata proprio in quei casi dichiarati inguaribili dalla medicina ufficiale o destinati a breve vita o all'assunzione di farmaci allopatici per anni.
Certo, solo un omeopata con una profonda esperienza può pensare di trattare casi come questi, ma per cominciare a prendere confidenza con i vari rimedi, si cureranno proprio le forme più banali, o si comincerà ad usare qualche rimedio nell'emergenza oppure come aiuto in momenti fisiologici come il parto o la lattazione.
Come ogni medicina, anche l'omeopatia ha i suoi limiti. Per esempio, le materie mediche e i repertori sono stati redatti in base ad osservazioni sull'uomo, e quindi esiste una reale difficoltà di applicazione del metodo alla pratica veterinaria.
Alcuni colleghi stranieri stanno cercando di scrivere una materia medica veterinaria, ma non sarà una facile impresa .
L'omeopatia non può certo sostituire la chirurgia, ma è un ausilio utilissimo nel prevenire aggravamenti di patologie che, peggiorando, necessitano dell'intervento chirurgico, come occlusioni intestinali da fecalomi, invaginamenti in fase iniziale, litiasi urinaria (FUS nel gatto), escrescenze cutanee ed esostosi.
Alcuni rimedi sono un valido aiuto per ridurre i postumi di interventi chirurgici.
Arnica è il rimedio principe che si usa prima e dopo l'intervento sui tessuti molli e duri.
Phosphorus si usa nella prevenzione delle emorragie.
Opium può essere usato per favorire il risveglio dall'anestesia.
Metodologia omepopatica in medicina veterinaria
E' data dall'insieme di tecniche tradizionali e omeoptiche che ci permettono di arrivare alla prescrizione del rimedio giusto.
Un buon proprietario è l'unico aiuto che ci permette di conoscere dettagliatamente i sintomi fisici, mentali ed emozionali del suo micio e del suo fido. Chi possiede un cane o un gatto, sa perfettamente se ama la compagnia, se è geloso o se ha paura dei temporali.
E' molto raro che il proprietario di un animale da compagnia non lo conosca a fondo, bisogna solamente saperlo "spremere".
DIAGNOSI PATOLOGICA
In medicina classica, fatta la diagnosi, si sceglie il rimedio, in omeopatia non basta emettere una diagnosi, perchè essa considera lo stato morboso come l'effetto, e non la causa dello squilibrio dell'organismo.
E' importante però, ai fini di distinguere una patologia trattabile con una terapia omeopatica, da patologie dipendenti invece da fattori esterni.
Per esempio una determianta patologia può essere imputabile ad errori dietetici (eccessi o carenze alimentari), alla presenza di inquinanti nei cibi, nell'acqua di bevanda o nell'ambiente, a condizioni igieniche non idonee e così via.
In questi casi, basta rimuovere la causa primaria e si potrà ottenere un riequilibrio nell'organismo malato.
Esistono poi casi che necessitano di intervento chirurgico, perciò l'omeopatia non può sostiuire la chirurgia. Semmai, può essere di ausilio per eliminare o almeno ridurre i postumi di nun intervento chirurgico. Un corretto uso dei rimedi può comunque limitare gli interventi chirurgici.
La diagnosi patologica ci permette inoltre di esprimere il grado di severità della prognosi e perciò può guidarci nella scelta del rimedio, ma soprattutto della potenza e della modalità di somministrazione.
Omeopatia in ambulatorio
Nella pratica ambulatoriale di tutti i giorni, si può avere molte volte l'opportunità di usare la terapia omeopatica, perciò è utile avere a disposizione un armadietto omeopatico contenente i farmaci più comunemente usati e che si renderanno necessari soprattutto nei casi acuti.
La scelta del rimedio in un caso acuto, si baserà quasi esclusivamente sui sintomi presenti al momento e terrà conto dei sintomi riferibili allo stato cronico del paziente, solo per un'eventuale diagnosi differenziale tra più rimedi.
Omeopatia in allevamento
Negli allevamenti si può utilizzare l'omeopatia per prevenire e curare svariate patologie.
Per la DIARREA, a sconda dei casi, saranno utili Aconitum, Cuprum, Pulsatilla, Arsenicum album e Phosphorus.
A seconda del tipo di TOSSE, invece, potremo utilizzare Belladonna, Ipeca, Spongia Tosta o Drosera.
In caso di vOMITO, a seconda del modo di manifestarsi, saranno utili Nux vomica, Antimonium Crudum o Phosphorus.
Sicuramente un settore patologico che attira l'interesse è quello dei TRAUMI. In caso di contusioni senza soluzione di continuità, lividi, ammaccature, come se fosse stato percosso, useremo Arnica Montana-
Nel caso invece di ferite aperte sceglieremo Calendula, Echinacea, Staphisagria (se òa ferita ha bordi netti).
Per le fratture useremo Symphitum.
Per le distorsioni Arnica + Ruta.
Veterinairo Omeopata dott. Carlo Siviani
www.veterinariaomeopatica.it